La narcotizzazione dei partecipanti è una pratica fortemente diffusa durante interventi formativi densi di contenuti teorici e tecnici. Il relatore, seduto, si limita a leggere il contenuto delle slides senza interagire con i presenti. Il partecipante assume gradualmente una postura rilassata con schiena totalmente appoggiata allo schienale della seduta fino a chiudere gli occhi e abbandonare il capo all’indietro. Il relatore, compiaciuto, generalmente si accorge di questa situazione solo quando sente russare!
Si manifesta nel partecipante generalmente nel primo pomeriggio con irrigidimento del busto, capo leggermente portato in avanti, pupille dilatate, sguardo assente e diretto verso l’unica fonte luminosa presente in aula: le slides proiettate. Il partecipante risulta ipnotizzato! Per essere sicuri che si tratti proprio di effetto “pitone”, il relatore, una volta accortosi del manifestarsi del sintomo, deve richiamare l’attenzione del partecipante con voce impostata e con domande dirette. Se il partecipante è sotto detto effetto, allora sobbalzerà leggermente sulla sedia e, con qualche attimo di ritardo, rivolgendosi al relatore pronuncerà un prolungato “siii” fingendosi mentalmente presente.
Uno degli indicatori più usati per misurare l’efficacia di un intervento di formazione manageriale è appunto il numero di sbadigli per partecipante. Il partecipante che sbadiglia solo apparentemente partecipa alla lezione ma nella realtà dei fatti potrebbe, di lì a poco, tramutarsi in un partecipante “narcotizzato” o finire sotto “l’effetto pitone”. Non tutti gli sbadigli sono uguali e pericolosi. Ad esempio uno sbadiglio a bocca aperta è indice di risveglio e se fatto ad inizio intervento potrebbe essere un buon segnale. Viceversa uno sbadiglio trattenuto a bocca chiusa è il preludio al peggio. Comunque è da tenere presente che sia a bocca aperta che a bocca chiusa lo sbadiglio è contagioso ed è necessario adottare tutte le contromisure per combatterlo preventivamente prima del propagarsi.
L’effetto “countdown” – conto alla rovescia – si manifesta nel partecipante mediamente 30 minuti prima dell’orario previsto di fine intervento. I segnali evidenti della manifestazione dell’effetto sono dettati da un evidente stato di insofferenza e nervosismo. Controllare l’orario in continuazione, riporre anticipatamente nella borsa penna e blocco per appunti, guardare con aria di sfida il docente ed assumere una postura simile a quella di un centometrista al blocco di partenza sono chiari indici della presenza dell’effetto “countdown”.